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Non capi, ma leader

Immagine del redattore: Andrea Di NapoliAndrea Di Napoli

Peter Drucker ,uno tra i principali teorici autori in materia di management , ha scritto: Gran parte di ciò che oggi definiamo management consiste nel rendere più difficile , per tutti, concludere qualcosa quando si è al lavoro.

Quali sono i comportamenti dei manager che hanno spinto Drucker a scrivere questa frase? In effetti non pochi, tra quanti occupano posizioni manageriali o di super visione , trattano i loro collaboratori come se fossero degli automi – aspettandosi che seguono ciecamente le procedure , senza mettere nel proprio lavoro il benché minimo guizzo di iniziativa personale , creatività o intelligenza .Si preoccupano talmente tanto di seguire le regole , regolamenti , routine e procedure , da trascurare completamente tutte le potenzialità che ognuna delle persone cui sovrintendono potrebbe benissimo possedere.

Per conto .I manager che sanno davvero guidare i loro collaboratori anziché limitarsi a dirigerne le operazioni non solo ottengono migliori risultati per le loro aziende , ma in più riescono a creare squadre composte di persone motivate, che s’impegnano a lavorare per conseguire successi in ogni ambito , professionale o meno.

Un leader è “al servizio di”

Un autentico leader è al servizio della propria squadra – non il contrario . In genere , la figura geometrica che siamo abituati ad associare alla struttura delle aziende è la classica piramide . Al vertice c’è il capo, che dà ordini ai manager , che danno ordini ai supervisori , che a loro volta danno ordini ai lavoratori. In fondo alla piramide ci sono i consumatori , che ci si augura restino soddisfatti dei prodotti forniti dall’azienda .

Lo scopo di ciascuno di questi livelli consiste nel servire il livello superiore. Secondo il modello tradizionale , i lavoratori sono al servizio dei supervisori al servizio dei manager , e tutti quanti sono al servizio del grande capo . Il cliente – regolato giù in fondo – viene quasi totalmente ignorato. In realtà ,però , la piramide andrebbe capovolta . I manager di primo livello dovrebbero essere al servizio dei supervisori di produzione , il cui compito consiste nel servire i lavoratori – e tutti quanti sono al servizio del consumatore.

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